Il Tamburo

" non sono io a suonare il Tamburo ma è lui ad "usarmi" per potere "cantare". G.

Il mio tamburo è arrivato a me solo quando era il momento, non l'ho cercato anche perché non "sapevo" che avrei potuto suonarlo. Un giorno di molti anni fa mi arrivò un pacco partito dal continente americano, per la precisione America settentrionale così diceva il timbro.

Non capivo cosa potesse contenere quel pacco anche perché la forma non lasciava trasparire niente e certo non mi aspettavo il suo contenuto. Con interrogativa curiosità cominciai ad aprire il pacco e per primo trovai un biglietto dall'aspetto " vecchio" dove c'erano scritte delle parole inaspettate “ ti abbiamo visto” e una specie di timbro che indicava la provenienza specifica da un popolo nativo americano. Ovviamente non comprendevo sino a quando capii che il pacco era stato inviato da un'amica di famiglia  che era venuta a trovare in Italia i suoi amici nel paesino di mare, poche parole sono intercorse tra di noi nel momento in cui lei era in visita da noi, ma Lei ma mi "aveva visto". Lei fa parte del popolo Cheyenne... cosa che ho saputo solo dopo questo Dono inaspettato della sua appartenenza al popolo dai lunghi capelli .  Continuai ad aprire, quando vidi il contenuto e immediatamente piansi immobile, non so perché ma fu un sentimento profondo, incontrollabile che mi riportò alla sensazione che quello strumento era già stato usato dalle mi e mani in vite precedenti, il suono della terra e dei tempi mi aveva ritrovato.

 Ancora oggi ho quel sentimento ogni volta che innalzo il mio tamburo agli antenati e al Grande Mistero e  con umiltà ringrazio per  avere avuto la possibilità  di suonare e danzare per chi vorrà sentire e non solo ascoltare .

Nel biglietto tra le altre cose c'era scritto " ...ora ricomincerai a suonare come hai già fatto molti tempi fa... ".



Danza con Me... ma "viaggia" per Te Stess*

Mettiti comod* in luogo che ti dia tranquillità- chiudi gli occhi-respira serenamente-collegati con il tutto-immagina-ascolta e... Viaggia

BUON VIAGGIO


" se vuoi cambiare il mondo, prova prima a cambiare te stesso* ... il mondo cambierà di conseguenza"
Per arrivare alla fonte bisogna nuotare contro corrente
Ci sono solo due giorni in cui non puoi fare niente: uno si chiama ieri, l'altro si chiama domani, perciò oggi è il giorno giusto per camminare e cambiare te stess*
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